EFFICIENZA AGROPASTORALE E SICUREZZA ALIMENTARE A MIABI: IL PROGETTO EFASAM

EFFICIENZA AGROPASTORALE E SICUREZZA ALIMENTARE A MIABI: IL PROGETTO EFASAM

AGRICOLTURA E SICUREZZA ALIMENTARE: IL PRESENTE E IL FUTURO DI MIABI

Il progetto Efasam, Efficienza Agropastorale e Sicurezza Alimentare nel territorio di Miabi, in Repubblica Democratica del Congo, è consistito nella formazione di contadini locali ad un’agricoltura moderna, capace di ottenere di più da un territorio molto fertile eppure sottosviluppato. Il tutto con un duplice obiettivo: contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie degli agricoltori e raggiungere la sicurezza alimentare in questo comune africano.

È intenzione de Il Buon Samaritano portare avanti il progetto consolidando le attività intraprese attraverso l’acquisto di attrezzature più confacenti, alzando il livello dei corsi di formazione degli agricoltori, degli allevatori e dei forestali anche presso università e aziende italiane.

Operatori messi a disposizione dagli enti protagonisti hanno formato, affiancandoli, gli agricoltori locali per introdurre nel territorio prescelto tecniche agricole in grado di favorire i processi biologici del suolo promuovendo, in alternativa alle pratiche fino ad allora seguite, una lavorazione previa aratura e con la rotazione di colture adattate al contesto. In questo modo, si è anche preservata una preziosa biodiversità e si è innescato un processo che contribuirà progressivamente a sopperire, con carne e maggiore produzione e stoccaggio degli ortaggi, alle carenze alimentari riscontrate a Miabi.

Nel dettaglio, è stata attivata la filiera produttiva ampliando gli spazi coltivati con l’inserimento delle trazioni bovine. Per incrementare la rotazione agricola sono state condotte dall’agronomo italiano indagini di campo, che hanno consentito di acquisire ulteriori informazioni sulla gestione degli agro-ecosistemi e una valutazione della presenza e diffusione nel territorio di altre specie di interesse agrario e la presenza di organismi dannosi per le colture. Allo stesso tempo, si è proceduto alla collezione di insetti fitofagi su specie arboree ed erbacee e al prelievo di campioni di suolo in diversi siti dell’area geografica di interesse. Le analisi fatte all’Università di Palermo hanno consentito di conoscere le caratteristiche di specie fitofaghe dannose presenti sul territorio. Le analisi dei campioni di suolo hanno permesso di conoscere le principali caratteristiche chimico-fisiche dei suoli presenti sul territorio e, in seguito, l’esigenza di adeguazione delle colture alle caratteristiche chimico-fisiche dei suoli e le soluzioni di fertilizzazione appropriate.

Al fine di utilizzare concimi di natura animale, arare i terreni – tecnica mai usata prima – e accrescere il consumo di carne, sono state acquistate in loco 34 mucche e 6 buoi, sfruttando condizioni particolarmente favorevoli: durante i nove mesi della stagione delle piogge, infatti, i pascoli lussureggianti garantiscono un ottimo nutrimento per la mandria, custodita e condotta da due giovani famiglie beneficiarie, in una limitrofa località ricca di pascoli.

Con il letame dei bovini si è provvisto alla concimazione (non diversamente praticabile per i costi proibitivi), in particolare degli orti, ottenendo così raccolti più abbondanti. Tutte le famiglie dei beneficiari sono state fornite di semi per variegare e arricchire la produzione tradizionale degli orti, limitata finora a pochi vegetali: manioca, patata dolce, mais bianco, fagioli e zucche. Si è anche scelto di avviare la lavorazione dei pomodori e il loro stoccaggio in conserve e passate per garantire una dieta adeguata anche nei mesi di siccità.

Contestualmente, sono stati avviati anche allevamenti avicoli per migliorare l’apporto di ulteriore carne nella dieta della popolazione locale.

 

Per conoscere risultati specifici del progetto clicca qui.
Foto e video sono disponibili nella gallery.
Leggi il racconto dei volontari impegnati nel progetto.